
|
Cicli
artistici
Espressionismo
astratto
-
Mario Padovan realizza le sue
prime opere astratte a partire dalla metà degli anni
Cinquanta, seguendo gli orientamenti che vanno emergendo
nel contesto internazionale.
-
Tra le prime realizzazioni, una
tela del 1956 esprime una rottura completa con le
precedenti espressioni figurative. In essa si
riconoscono chiaramente gli stilemi propri del nascente
astrattismo europeo, impostato prevalentemente sul
cromatismo e sull'armonia delle forme.
-
Con l'opera Impronte,
realizzata nello stesso anno, l'artista prosegue la sua
ricerca espressiva adottando un'impostazione
geometrico-modulare dello spazio pittorico, all'interno
della quale si succedono piccole composizioni
dall'intenso significato evocativo.
-
Nel biennio 1956-58 Padovan, con
l'opera Oro, sperimenta la composizione
materica, applicando alla tela uno strato di garza
plasmata e ricoperta di foglia d'oro.
-
Al 1959 risale una serie di
opere che si rifanno all'Action Painting americana, che
vede in Jacksondi Pollock il suo massimo esponente.
-
Con Muro, opera che
Padovan espone nel
1959 a Parigi
presso il Salon de l'Art Libre
al Musèe d'Art Moderne de la
Ville de Paris, l'astrattismo
di Padovan si sublima già nell'informale europeo,
riprendendo la tecnica del collage, tanto frequentata
dall'artista fin dalle prime esperienze espressive.
-
La tendenza è confermata anche
nelle opere successiva, che concludono la parentesi
astratta subito prima dell'ingresso nella Pop art.

Astratto, collage e
acrilico su tela, 1960.
|

Astratto
Olio su tela
1956

Impronte
Chine colorate su carta
1956

Oro
Garza e oro su tela
1958

Senza titolo
Olio su tela
1959

Senza titolo
Olio su tela
1959 (?)

Muro
Collage e sabbia su tela
1959

Astratto, collage e olio su tela, 1960.
|