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Cicli artistici
Albert
Einstein
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Alla fine degli anni Settanta,
approssimandosi il centenario della nascita di Albert
Einstein, Mario Padovan avverte la necessità di
approfondire l'opera del grande scienziato e di
interpretarla attraverso una ricerca artistica
specifica.
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Al fine di mettere a punto
questo suo ambizioso progetto, tiene una serie di
incontri e conversazioni con il fisico Italo Federico
Quercia, conosciuto qualche anno prima come esponente di
spicco del mondo scientifico ma anche culturale ed
artistico della capitale.
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Nel corso degli incontri, i due
esplorano, con spirito da veri ricercatori
interdisciplinari, i territori di confine in cui si
intersecano l'espressione scientifica e l'espressione
artistica. Padovan acquisisce in tal modo gli elementi
conoscitivi per progettare una serie di opere di
pittura, scultura e grafica.
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Tra gli appunti di Padovan si
trovano numerose tavole preparatorie nelle quali egli,
approfondendo in chiave artistica i principi generali
della relatività einsteniana, tenta di trasformarli in
concetti artistici equivalenti.

Alcune tavole preparatorie
delle opere realizzate per il ciclo dedicato ad
Einstein.
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La sua attenzione è inoltre
polarizzata dai diversi aspetti della personalità di
Einstein: l'originalità, la forza intuitiva, la terzietà
e talvolta l'irriverenza rispetto alla scienza paludata
di inizio secolo, dalla quale la figura del grande
fisico si distacca nettamente. Padovan è colpito in
particolare dalle attitudini dell'uomo: il modo
divestire trasandato, le scarpe slacciate, l'uso
frequente della bicicletta per gli spostamenti, l'amore
per la musica, la sua vicinanza al mondo dei bambini.
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Tra il 1979 e il 1980 Padovan dà
vita ad una nutrita serie di opere
che egli presenta per la prima volta
in occasione della mostra "Omaggio ad Einstein", che si
tiene
nel 1979 a Trieste, presso
l'International Centre for Theoretical Physics,
con l'interesse la partecipazione del sistema
scientifico internazionale. La mostra
replica lo
stesso anno, con analogo successo, a San Marino (Teatro
Titano) e l'anno successivo a Roma (Palazzo Valentini) e a
Mantova (Casa del Mantegna).
In occasione della replica della mostra a
Roma, l'artista partecipa ad una tavola rotonda moderata dal giornalista Ruggero Orlando al
fianco degli insigni scienziati Adriano
Buzzati-Traverso, Rita Levi Montalcini e Italo Federico
Quercia.
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Il catalogo della mostra
"Omaggio ad Einstein" ospita testi di Adriano Buzzati-Traverso, Italo Federico
Quercia, Ruggero Orlando e
dello stesso artista, nonché importanti testimonianze
di Marisa Volpi Orlandini, Bruno D'Amore, Maria Torrente e
Maurizio Fagiolodell'Arco.
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Albert Einstein si sposta in bicicletta nel campus del
California Institute of Technology, 1931 (©
California Institute of Technology).

Einstein, Italo Federico Quercia e
Adriano Buzzati Traverso ritratti da Mario Padovan, chine
colorate su cartoncino, 1978.

Studio per il ciclo Omaggio ad Einstein, collage e
chine colorate su cartoncino, 1979.

E=mc2, collage e acrilico su tela di iuta, 1979.

Einstein, la porta, collage e acrilico su tela di iuta, 1979.

Einstein, collage e acrilico su tela di iuta, 1979.

Einstein, collage e acrilico su tela di iuta, 1979.
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