MARIO PADOVAN

Risultati immagini per tavolozza

Pillole di storia dell'arte
L'Espressionismo

L’Espressionismo nasce a Parigi ai primi del Novecento come reazione all’impressionismo.

Il nuovo movimento teorizza la facoltà dell’artista di osservare la natura per poi rappresentare ciò che percepisce nel suo animo, esprimendo i suoi sentimenti. La pittura non si concentra più sulla rappresentazione della natura in sé, ma dello stato d'animo che la natura induce nell'artista.

Lo sviluppo del movimento espressionista è circoscrivibile a circa un ventennio tra il 1905 e il 1925. Il movimento è inquadrabile nelle cosiddette "avanguardie storiche". Ne sono precursori  Edward Munch (Norvegia), Vincent Van Gogh (Olanda) e James Ensor (Belgio).

Il movimento si sviluppa soprattutto in Germania e si estende poi a tutta l’Europa originando diverse esperienze, tra le quali

  • i Fauves ("selvaggi") in Francia, con André Derain, Henry Matisse, Albert Marquet, Maurice de Vlamink;

  • die Brücke ("il ponte") in Germania, con Ernst Kirchner, Karl Schmidt-Rottluff, Oskar Kokoschka, Egon Schiele;

  • der Blaue Reiter ("il cavaliere azzurro") in Germania, con Franz Marc, Vassily Kandinsky, Paul Klee;

  • l’Ecole de Paris in Francia, con Chaïm Soutine, Marc Chagall, Maurice Utrillo e Amedeo Modigliani.


Henri Matisse, La Danza, 1910.


Egon Schiele, L'abbraccio, 1917.


Vassily Kandinsky, Composizione. 1916.

Paul Klee, Palloncino rosso, 1922.