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Pillole di
storia dell'arte Il Dadaismo (o Movimento Dadà) nasce come tendenza culturale a Zurigo, nella Svizzera neutrale, durante la prima guerra mondiale, ad opera di un gruppo di intellettuali formato da Hans Arp, Tristan Tzara, Marcel Janco, Richard Huelsenbeck e Hans Richter. Il movimento, che si sviluppa tra il 1916 e il 1920 e che interessa soprattutto le arti visive, la letteratura (poesia, manifesti artistici), il teatro e la grafica, incarna la sua politica antibellica attraverso un rifiuto degli standard artistici, producendo opere culturali contro l'arte stessa.
Principali esponenti del Dadaismo sono considerati Marcel
Duchamp, Francis Picabia, Guillaume Apollinaire, Hans Arp,
Johannes Baader, Hugo Ball, Max Ernst (che usa lo pseudonimo
Minimax Dadamax), Julius Evola, George Grosz e Man Ray. Il dadaismo enfatizza la stravaganza, la derisione e l'umorismo irriverente. Gli artisti dadà, volutamente irrispettosi e stravaganti, odiano le usanze del passato e ricercano la libertà creativa utilizzando tutti i materiali e le forme disponibili.
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