MARIO PADOVAN

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Pillole di storia dell'arte
Il Dadaismo

Il Dadaismo (o Movimento Dadà) nasce come tendenza culturale a Zurigo, nella Svizzera neutrale, durante la prima guerra mondiale, ad opera di un gruppo di intellettuali formato da Hans Arp, Tristan Tzara, Marcel Janco, Richard Huelsenbeck e Hans Richter.

Il movimento, che si sviluppa tra il 1916 e il 1920 e che interessa soprattutto le arti visive, la letteratura (poesia, manifesti artistici), il teatro e la grafica, incarna la sua politica antibellica attraverso un rifiuto degli standard artistici, producendo opere culturali contro l'arte stessa.

Principali esponenti del Dadaismo sono considerati Marcel Duchamp, Francis Picabia, Guillaume Apollinaire, Hans Arp, Johannes Baader, Hugo Ball, Max Ernst (che usa lo pseudonimo Minimax Dadamax), Julius Evola, George Grosz e Man Ray.

Il dadaismo enfatizza la stravaganza, la derisione e l'umorismo irriverente. Gli artisti dadà, volutamente irrispettosi e stravaganti, odiano le usanze del passato e ricercano la libertà creativa utilizzando tutti i materiali e le forme disponibili.

Gli artisti dada si esprimono sempre in maniera eccessiva, anticonvenzionale, irriverente, spesso con l'intenzione deliberata di suscitare scandalo.

Un esempio è la riproduzione fotografica della Gioconda sulla quale Marcel Duchamp disegna baffi e barba e la scritta L.H.O.O.Q. che letta in francese suona "elle a chaud au cul" (letteralmente "lei ha caldo al culo", con significato di "lei è sessualmente eccitata").

Un altro esempio è dato dal dipinto di Max Ernst  intitolato (in lingua tedesca) "Piccola macchina costruita da Minimax Dadamax in persona per l'impavida impollinazione di femmine succhiatrici all'inizio del cambiamento di vita e per altre impavide funzioni simili".

 
Asinistra: Francis Picabia, Tableau Rastadada, 1920; a destra:
George Grosz, Misura di un uomo, 1951.

  
A sinistra: Mario Padovan, I fratelli De Filippo, 1938; a destra: Mario Padovan, Magnadyne, 1939.


Francis Picabia, Parade amoureuse, 1917.


Marcel Duchamp, L.H.O.O.Q., 1919.


Max Ernst, Piccola macchina..., 1919-1920.


Man Ray, Il violino di Ingres, 1924.