MARIO PADOVAN

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Pillole di storia dell'arte
Il Novecento italiano

Il Novecento è un movimento artistico italiano che nasce a Milano alla fine del 1922 ad opera di un gruppo di artisti comprendente Mario Sironi, Achille Funi, Leonardo Dudreville, Anselmo Bucci, Emilio Malerba, Pietro Marussig e Ubaldo Oppi.

Provengono da esperienze e correnti artistiche differenti, ma legate da un senso comune di recupero degli stilemi classici (il cosiddetto "ritorno all'ordine") dopo le sperimentazioni avanguardistiche soprattutto del Futurismo.

Come movimento artistico, il Novecento torna ad avere come supremo riferimento l'antichità classica, la purezza delle forme e l'armonia nella composizione.

Il movimento, incoraggiato dal regime Fascista, registra l’adesione entusiastica di Mario Sironi e la altrettanto ferma opposizione di Renato Guttuso e Scipione (Gino Bonichi).

Esaltato dalla critica d'arte Margherita Sarfatti, stretta collaboratrice e amante di Mussolini, il movimento pittorico è presente in massa alla Biennale di Venezia del 1924.

Dopo il successo veneziano, la Sarfatti intende aumentare l'importanza del movimento e nel 1926 organizza un'esposizione con centodieci artisti italiani alla Permanente di Milano.

Alla mostra sono presenti tutte le figure artistiche più importanti del panorama italiano, come Carrà, De Chirico, Morandi, Martini, Balla, Depero, Severini.

Una seconda esposizione collettiva degli esponenti del movimento ha luogo ancora a Milano nel 1929.

Tra i principali esponenti del Novecento italiano si annoverano Carlo Carrà, Felice Casorati (che si mantiene piuttosto indipendente dal movimento), Giorgio de Chirico, Antonio Donghi, Arturo Martini, Giorgio Morandi, Gino Severini, Mario Sironi, Aligi Sassu e Arturo Tosi.


Mario Sironi, L'allieva, 1924.


Felice Casorati, Ritratto di Hena Rigotti, 1924.


Giorgio Morandi, Autoritratto, 1924.