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Pillole di
storia dell'arte L’Arte concettuale si sviluppa negli Stati Uniti a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta come tendenza a privilegiare, rispetto al risultato estetico e percettivo dell'opera d’arte, le idee e i concetti che ne sono alla base, che l'hanno motivata o che essa intende trasmettere all'osservatore. La denominazione si deve a Joseph Kossuth, che la utilizzò per descrivere il suo obiettivo di giungere ad un'arte fondata sul pensiero e non più su un ormai frainteso ed equivoco piacere estetico. Nel 1965 Kosuth realizzò l'opera “Una e tre sedie” che comprendeva una vera sedia, una sua riproduzione fotografica ed un pannello su cui era stampata la definizione da dizionario della parola "sedia": l'artista si proponeva di richiamare lo spettatore a meditare sulla relazione tra immagine e parola, in termini logici e semeiotici. L'arte concettuale, che si afferma tra il 1965 e ilo 1980, nasce come punto d'arrivo del percorso che, dall'impressionismo in poi, tenta di sottrarre l'arte stessa ai vincoli formali e culturali. Possono essere considerate arte concettuale esperienze artistiche anche molto diverse tra loro, tra cui:
Sono considerate arte concettuale anche espressioni quali
l’Action Art, le installazioni, gli happening, le
performance, etc.
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